
La situazione delle riserve greche di liquidità è al limite, ha detto il viceministro delle Finanze Christos Staikouras. Ma l’Ue non deciderà a breve.
Come si sapeva da mesi, lo Stato greco non ha riserve di liquidità per superare novembre. Ma la tranche da oltre 30 miliardi di aiuti internazionali Ue-Bce-Fmi, per ottenere la quale il parlamento ha votato un nuovo durissimo piano di austerity, non è ancora sbloccata e ad Atene la tensione è alle stelle.
"La situazione delle riserve di liquidità dello Stato è al limite" ha detto il viceministro delle Finanze Christos Staikouras nel corso di una conferenza. "Questo crea nell'economia una condizione di asfissia".
Per questo Atene sta valutando seriamente il rinnovo fino a 5 miliardi di titoli di Stato a brevissimo in scadenza la prossima settimana, intenzione che del resto nelle scorse settimane avevano già anticipato alla agenzia Reuters alcuni funzionari del ministero delle Finanze.
Intanto il governo ha annunciato che offrirà in asta 3,125 miliardi di bond a 3 e 4 mesi martedì 13 novembre.
Mentre la terribile situazione greca è sotto gli occhi del mondo, il membro tedesco del comitato esecutivo della Bce, Joerg Asmussen, ha dichiarato in un'intervista al giornale francese Les Echos che la Grecia dovrebbe ottenere più tempo per rimettere in ordine i conti pubblici e, se necessario, più aiuti in modo da consentirle di restare nell'Eurozona. “E' preferibile che la Grecia resti nell'euro”, ha affermato Asmussen, “se ciò significa aiuti aggiuntivi per uno o due anni in più, sarebbe decisamente meno costoso che una sua uscita dall'unione monetaria o un default”.
Il versamento della nuova tranche di aiuti ad Atene verrà discusso lunedì 12 dall'Eurogruppo, che non dovrebbe però prendere una decisione definitiva in proposito.
Fonte: Lamiafinanza.it
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