
I MAGNIFICI SEI – Nella top dei cibi troppo ricchi di sale ci sono molti alimenti processati industrialmente, o comunemente acquistati nei negozi e nei supermercati, e nonostante la ricerca sia americana, la lista comprende cibi comunemente consumati in Italia e capisaldi della dieta mediterranea. Eccoli i "magnifici sei": il primo è il pane con tutti i suoi derivati prodotti da forno. Una fetta, sostengono i ricercatori, potrebbe già contenere il 15 per cento del quantitativo di sale raccomandato al giorno. Il secondo sono gli affettati e la carne cotta e tagliata a fette (come il classico tacchino o il roastbeef), acquistata già pronta. Il terzo è la pizza: con due fette (le slice all’americana maniera, più ampie rispetto alle nostre) si arriverebbe già al limite del consumo di sale quotidiano. Il quarto è il pollo arrosto confezionato, acquistato nei supermercati: come nel caso della pizza, si parla di una media tra i vari prodotti da banco analizzati dai ricercatori. Il quinto è tutta la famiglia delle zuppe pronte in scatola. Il sesto e ultimo sono i panini farciti: uniscono insieme il pane e gli affettati, e magari le salse (ketchup, mostarda, maionese) dove il sale regna sovrano.
TUTTI A RISCHIO - Dunque l’eccesso di sale, contrariamente a quanto pensato, ha poco a che fare con il nostro uso smodato della saliera per condire le pietanze. E anzi, le pietanze salate colpiscono senza che i consumatori ne siano troppo coscienti un po’ tutti: sia chi mangia abitualmente a casa e cucina piatti freschi (e magari acquista il pane al panificio, o una pizza da asporto), che chi è obbligato ogni giorno a frequentare bar e mense. Una percentuale non irrisoria della nostra dieta: gli stessi ricercatori americani dichiarano che il 75 per cento del sale mangiato in un giorno proviene proprio da pietanze processate industrialmente o consumate alla tavola calda o al ristorante. E i medici avvertono: i livelli di sale consumato non dovrebbero mai superare i 1.500 milligrammi al giorno, gli americani per esempio ne consumano in media oltre il doppio. Per abbassare i livelli di sodio nella dieta quotidiana, valgono alcuni consigli semplici: cercare di mangiare molta verdura, consumare pochi alimenti preconfezionati, controllare il contenuto di sodio sulle loro etichette, lavare i cibi in scatola prima di consumarli, ma anche, se possibile, sostituire il sale da tavola con le spezie per aromatizzare i piatti.
Fonte: Corriere.it
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