ROMA - Titoli di Stato italiani e spagnoli ancora sotto attacco sui mercati. In apertura lo spread tra i Btp e i Bund tedeschi sale fino a 544 punti base, con rendimentosuperiore al 6,6%, contro i 536 della chiusura di ieri. E' un livello che il differenziale non vedeva dalop scorso novembre, quando al governo c'era ancora Silvio Berlusconi.
Lo spread della Spagna si attesta a 636 punti base. Il rendimento dei titoli di stato a 10 anni spagnoli segna un nuovo record dalla creazione di Eurolandia, toccando in apertura dei mercati il 7,659%.
Piazza Affari cauta in avvio. L'indice Ftse Mib è in leggero rialzo dopo due tonfi consecutivi.
Giallo su una presunta nota congiunta Roma, Parigi e Madrid incui si chiede a Bruxelles «l'applicazione immediata» degli accordi presi al consiglio europeo di fine giugno. Forse nel disperato tentativo di resistere a una nuova richiesta di aiuti, è arrivata ieri da Madrid la prima gaffe diplomatica, se non un vero e proprio passo falso, che certo non rassicura sulla reale solidità delle finanze iberiche.
Segno evidente dei nervi a fior di pelle, il governo spagnolo ha infatti pubblicato sul suo sito un appello all'Ue a nome non solo suo ma anche di Italia e Francia per chiedere «l'esecuzione immediata degli accordi» presi al vertice di Bruxelles di fine giugno per aiutare i paesi sotto il tiro della speculazione. Con tanto di nome e cognome dei ministri, Enzo Moavero per l'Italia e Bernard Cazeneuve per la Francia, e luogo dell'intesa, il Consiglio affari generali tenutosi oggi a Bruxelles. Non solo. Secondo il segretario di Stato spagnolo per l'Unione europea, Inigo Mendez da Vigo, anche Danimarca e Irlanda, rispettivamente presidenza Ue uscente ed entrante, avrebbero «appoggiato questi interventi». Secche ed irritate le smentite arrivate da Roma e Parigi, stupite dall'irrituale uscita della Moncloa e preoccupate probabilmente a non dare l'impressione di voler mettere la Germania nell'angolo.
«La Spagna, l'Italia e la Francia - si leggeva nel comunicato congiunto diffuso da Madrid - esigono l'applicazione immediata degli accordi» presi al summit europeo, che prevedevano tra l'altro, lo scudo antispread. «La rapidità è una condizione essenziale del successo di tutte le azioni europee - ha detto il segretario di stato spagnolo per l'Unione europea Mendez de Vigo, citato nel comunicato - e c'è un divario preoccupante tra le decisioni prese dal Consiglio europeo e la loro applicazione».
La smentita. L'appello congiunto di Spagna, Francia e Italia all'Ue per l'attuazione immediata degli accordi «è una pura invenzione, non esiste», ha smentito una fonte autorevole del governo francese, riferendo che a Parigi, ma anche a Roma, sono rimasti «a bocca aperta» dopo la nota rilasciata dal governo spagnolo.
Fonti di Palazzo Chigi hanno poi espresso lo stupore del Governo italiano circa l'iniziativa comunicata dal ministero degli Esteri spagnolo in merito ad una pretesa dichiarazione congiunta fra Spagna, Italia e Francia, iniziativa della quale il Governo italiano non è al corrente. La notizia è scomparsa anche dalla home page del sito ufficiale del Ministerio de Asuntos Exteriores y de Cooperaciòn.
«Il livello dei tassi sui bond spagnoli non corrisponde né ai dati fondamentali economici della Spagna, nè al suo potenziale di crescita, nè alla sostenibilità del suo indebitamento statale»: lo dicono in un comunicato congiunto dei ministri Wolfgang Schaeuble e Luis de Guindos, dopo l'incontro stasera a Berlino.
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