Pubblicare un tweet è come urlare alla finestra,
una forma di comunicazione al pubblico che non può essere protetta dalla
privacy. E dunque la piattaforma di microblogging dovrà consegnare un
suo utente coinvolto in Occupy Wall Street
"Pubblicare un tweet è come urlare alla finestra", ha spiegato il giudice Sciarrino. E chi decide di farlo non potrebbe attendersi una forma di tutela della propria privacy. In altre parole, un singolo cinguettio su Twitter viene considerato come una comunicazione al pubblico, dunque non appartenente alla sfera del privato.
Smontata la tesi sostenuta dagli stessi responsabili di Twitter, che avevano tirato in ballo le previsioni legislative dello Stored Communications Act: il giovane Malcolm Harris può contestare la subpoena voluta dal Procuratore Distrettuale, invocando la tutela costituzionale dei suoi messaggi sulla piattaforma di microblogging.
Vibranti proteste da parte di Twitter e degli attivisti di American Civil Liberties Union (ACLU), che stanno attualmente valutando le possibili opzioni per il ricorso legale. L'obiettivo resta intatto: permettere all'utente Malcolm Harris di combattere l'ordinanza in tribunale, invocando i diritti costituzionali a difesa della privacy e della libera espressione.
Fonte: Puntoinformatico.it
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